La sismotettonica studia la relazione fra terremoti, faglie e processi tettonici, combinando le informazioni provenienti da diverse discipline, fra le quali anche la sismologia, la geodesia e la geologia. L’analisi dei dati sismologici fornisce informazioni sulla geometria e sulla direzione di movimento delle fratture associate a singoli terremoti. L’interpretazione congiunta dei diversi terremoti consente di trarre conclusioni sul regime di tensione tettonica; in combinazione con le informazioni sull’orientamento delle faglie, quest’ultimo è fondamentale per la valutazione del rischio sismico di una regione.
Il gruppo che si occupa di sismotettonica presso il Servizio Sismico Svizzero (SED) studia la relazione fra terremoti, singole faglie e processi tettonici in Svizzera e altre regioni tettonicamente attive nel mondo. La sismotettonica ingloba principalmente informazioni su precisa localizzazione dei terremoti, meccanismi focali, struttura e proprietà della litosfera rivelate da dati sismici attivi e passivi, geodesia e geologia. L’obiettivo principale delle analisi nel campo della sismotettonica condotte presso il SED è determinare i meccanismi focali dei terremoti sulla base delle registrazioni sismiche (sismogrammi). I meccanismi focali forniscono informazioni sulla geometrica e sulla direzione di movimento delle fratture associate a singoli terremoti. Ad ogni modo, una chiara identificazione del piano attivo di frattura richiede un’interpretazione congiunta di meccanismo focale e precisa localizzazione degli ipocentri delle scosse premonitrici e di assestamento del terremoto. In alcuni casi il piano di frattura identificato può anche essere associato a faglie note dalle indagini sui riflessi sismici o geologici.
La combinazione dei piani di frattura identificati e della relativa direzione di movimento consente di trarre conclusioni sul regime tettonico di una regione. Sebbene i meccanismi dei singoli terremoti contengano principalmente dati di deformazione e sono spesso falsati da strutture preesistenti, le interpretazioni basate su un numero maggiore di eventi rivelano il regime di tensione tettonica di una regione. In Svizzera, i diversi regimi tettonici identificati in passato sono prevalentemente dovuti a processi tettonici su larga scala, come la collisione fra la placca europea e quella africana o i processi dinamici nel mantello terrestre sotto alle Alpi. Mentre ampie zone dell’avampaese alpino settentrionale svizzero e della fascia settentrionale delle Alpi svizzere sono dominate da una compressione più o meno perpendicolare alle Alpi, il regime tettonico dominante nelle regioni a sud della valle del Rodano nel Canton Vallese e parti dei Grigioni è distensivo.
Infine, i dati forniti sul regime di tensione in combinazione con le faglie e i relativi orientamenti individuati sono fondamentali per valutare la pericolosità sismica.